Le Aziende

Garrone, Tradizione e futuro

di Liana Pastorin

Dante e Marco sono i fratelli Garrone. Marco è l’enologo, Dante è il front man dell’azienda fondata nel 1926 dal nonno Evasio e portata avanti dal padre Luigi. L’azienda si sviluppa su dodici ettari di terreno coltivato a vigneto, tra i Comuni di Grana, Montemagno e Castagnole Monferrato. È una delle sette realtà che costituiscono il primo nucleo delle Botteghe d’Italia e specificatamente il “Monferrato Autentico” (PSR 2014 – 2020 della Regione Piemonte), per la promozione dell’autenticità dei prodotti e dei produttori.

Dante sussurra storie vere di famiglia come fossero favole, rievocando aneddoti e imprese dei progenitori attraverso cento anni di storia e restituendo uno spaccato territoriale che rende l’esperienza nella cantina indimenticabile.

Evasio iniziò a commerciare in vino acquistando e rivendendo il prodotto di altri. Il mercato piemontese della seconda metà degli anni Venti era saturo, e così guardò a quello lombardo. Nel periodo bellico si muoveva in bici, la valigetta dei campioni sul manubrio e via! Per consegnare il vino alla salita del Dusino, invece, usava un carro trainato dai cavalli, che, arrivati a destinazione, venivano staccati e ritrovavano da soli la strada di casa. Vendeva alle cooperative di lavoratori di Altessano (Venaria Reale) e al dopo lavoro di Trivero (azienda Zegna), a privati e ai ristoranti. Ai quei tempi le consegne erano vaghe: “Garrone arriverà in primavera”; di preciso si sapeva qual era il vino: Barbera, soprattutto, e Grignolino, acquistato a Portacomaro (1 damigiana di Grignolino contro 10 di Barbera).

A metà degli anni Quaranta, Luigi iniziò a comprare uva e vinificarla e, trent’anni dopo, a impiantare vigneti di proprietà, realizzando la prima cantina di vinificazione moderna a Grana.

Oggi il mercato gestito dai fratelli Garrone si sviluppa per il 99% in Italia: tutti vini autoctoni per una produzione di Ruchè, Dolcetto, Freisa, Cortese, Barbera e Grignolino intorno alle 50mila bottiglie l’anno.

Recentemente Marco e Dante hanno ristrutturato una cantina adibendola a locale degustazione e piccolo museo della memoria, dove sono esposti attrezzi e strumenti antichi perfettamente conservati, alcuni appartenuti alla madre. Clelia, moglie di Luigi, era una donna indipendente, automunita (negli anni ’60!), farmacista laureata a Torino. Un mestiere il suo che ricopriva un ruolo autorevole in paese, perché i viticoltori facevano la fila in farmacia per acquistare i solfiti e per determinare la gradazione, uno degli aspetti più chiacchierati che caratterizza il vino.

Nella cantina hanno inoltre recuperato e ridipinto di rosso le botti di legno e le storiche vasche di cemento, che incuriosiscono il visitatore. “Chi lavora bene non ha mai cessato di usare i vasi in cemento, mentre chi segue le mode li ha buttati e ora li ricompra” – dice Dante – “Più che conferire nuove caratteristiche al vino, contribuiscono a mantenere integre quelle positive che già ha”.

Come mai allora l’abbandono di questi contenitori nel recente passato?  Il cemento negli anni Sessanta era sinonimo di cantina sociale” – spiega Garrone – “e quindi considerato inadatto alla produzione di vini di qualità”.

Per Dante autentico significa coerente con il proprio passato e la propria origine, un po’ come può essere il Grignolino, spigoloso quanto sincero, un concentrato di passione e di tradizione

che non si snatura per compiacere tutti i palati, ma resta al suo posto. “Una giornalista irlandese dopo un assaggio del nostro Grignolino l’ha associato al gatto di una strega di una favola popolare: la strega, che nel passato altro non era se non una donna che rifiutava le convenzioni sociali, aveva un gatto indipendente che non scendeva a compromessi neppure con lei!” E aggiunge che “la soddisfazione più grande è il complimento sincero rivolto a un vino, come fosse un figlio; il mio è il Grignolino, eccezionale e sottovalutato, un fuori classe che può essere apprezzato solo da un consumatore maturo”.

Azienda Agricola Garrone Evasio e Figli

Via Roma, 58, 14031 Grana, Asti

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