Le Aziende

Durandi, passione dal 1826

di Liana Pastorin

Jacopo Durandi si muove con garbo tra le mura della Torre di Batibò, dimora storica di famiglia, ricca di ricordi e di vite vissute, residenza privata e da un paio d’anni palcoscenico di charme per matrimoni ed eventi. 

La presenza e la traccia delle torri ricordano l’antico castello e l’originaria struttura cinquecentesca che non ha mai dovuto difendersi da nulla – come racconta sornione il padrone di casa – e che offre uno scenario riservato, elegante e bucolico a pochi minuti da Asti.

Circondata da boschi, giardini e terreni coltivati a cereali, la Torre di Batibò appartiene alla famiglia dal 1826, da quando il trisavolo Antonio Molini, medico botanico, di ritorno da una permanenza di studio e raccolta di erbe mediche in centro America, la sceglie come residenza per sé e la moglie, la figlia del governatore di Cuba. Jacopo, che rappresenta la settima – se si considerano i Molini, la quarta per i Durandi – generazione di proprietari della stessa famiglia, accoglie gli ospiti illustrando ogni stanza con una narrazione fitta di ricordi custoditi in ogni singolo oggetto, avvolti nell’atmosfera di una casa che protegge e in cui il tempo è rimasto sospeso tra il fascino di antichi dagherrotipi, ritratti, affreschi e mobili d’epoca. Ogni spazio è una sorpresa, ogni particolare suscita curiosità, ogni scorcio inquadrato dalle vetrate è inaspettato. Una chicca è la minuscola “stanza della sposa” a pianta circolare, arredata con pochi e raffinati elementi per rendere confortevole un cambio d’abito o il trucco da rinfrescare; da qui è possibile godere di qualche minuto di intimità, persi nella fuga prospettica regalata dalla piccola finestra su un romantico vialetto alberato. Ma è la biblioteca del padre di Jacopo, lo scrigno dei tesori privati, come la preziosa valigetta del nonno medico, con le piccole e fragili ampolle in vetro, alcune contenenti ancora tracce di medicamenti vecchi di duecento anni. 

Nel giardino il passo si fa ancora più leggero, assecondando l’inclinazione di Jacopo al rispetto per la natura e alla conoscenza degli organismi che essa nutre e nasconde. Laureato in fisica, ha una spiccata sensibilità ambientale certamente influenzata dal paesaggio che lo circonda e gli appartiene. Dal 1961 la Torre di Batibò è azienda agricola (e dal 2018 è diventata biologica) con i suoi 70 ettari di terreno di cui 15 di bosco, 30 seminativi (grano, favino, canapa, girasoli, fagioli antichi, fagioli dell’occhio) e 9 di noccioleti prossimi alla produzione.

La passione di Jacopo per il lato agricolo della sua tenuta nobiliare, lo sta orientando alla realizzazione di esperienze da rivolgere alle scuole e alle famiglie per osservare l’interazione tra piante, ambiente e suolo anche attraverso una lente di ingrandimento. E chissà se, come racconta Jacopo, potremmo imparare dai microrganismi a muoverci in armonia, cooperando come fanno batteri, radici e piante. La natura ha molto da insegnarci; a noi spetta agire con predisposizione, sensibilità e consapevolezza, mettendoci in gioco, seriamente, divertendoci e godendo degli spazi dedicati della Torre di Batibò: un’isola incantata in cui tutto sembra essere ancora possibile. 

Azienda Agricola Durandi – Torre di Batibò

Frazione Vaglierano Basso 164 Asti

torredibatibo.it

Facebook

Potrebbe piacerti...