HIC ET NUNC

Massimo Rosolen

Ci vuole coraggio, determinazione e un gran senso di equilibrio per iniziare un’avventura in un territorio
nobile e straniero. Bisogna avere buon naso e intenzioni sincere per creare vera empatia
e dimostrare abilità nel giocare con gli opposti e nell’esaltare la vera anima di un luogo.

A Vignale apre la prima “cantina trasparente” del Monferrato. È il 4 agosto 2020 e Hic et Nunc cambia il concetto di cantina da spazio chiuso a luogo per un’esperienza immersiva, in un conti-nuum dal paesaggio alla vigna, dalla barricaia al calice di vino.

Massimo Rosolen, origini friulane, base nel bergamasco e spirito apolide, è un affermato impren-ditore nel settore servizi e formazione. Otto anni fa decise di diversificare gli investimenti della holding di cui è proprietario, puntando sul vino, una passione di famiglia. È il caso a portarlo qui, in questa zona del basso Monferrato, durante un viaggio con il padre. L’incontro con Vignale, “luogo da vigna“, capitale del Grignolino, e con la vicina Regione Mongetto, dalle viti secolari di Barbera, è stato fatale. Massimo se ne innamora perdutamente e così anche la moglie Valentina, che apre l’Agriturismo Ca’ dell’Ebbro nella casa colonica: sette confortevoli camere, piacevoli spazi comuni e la piscina nell’aia, dalla quale si gode la vista sul paesaggio vitato, sul bosco e la prospettiva sulla collina di Vignale. La proprietà si estende su 100 ettari di cui 80 a seminativo e 20 ettari a vigneto, messo a frutto rispettandone l’essenza e assecondandone il naturale equilibrio. Massimo dà slancio all’impresa nel suo complesso e a Hic et Nunc in particolare, perseguendo un lento e attento recupero tra una visione innovativa e una promessa di futuro.

Massimo e il vetro
Può un pezzo di vetro trasmettere una storia antica e sempre nuova?
Prendi il fuoco più forte del sole che matura l’uva, prendi la sabbia che c’era proprio qui quando il Monferrato
era bagnato dal mare e ottieni il vetro, la cui trasparenza rimanda a una lente
attraverso cui incorniciare e ammirare la natura, ricordando la nostra presenza puramente riflessa.

Perché “Hic et Nunc”, perché non personalizzare la cantina con il nome di famiglia? Massimo Rosolen ha preferito seguire un’intenzione: sottolineare la specificità di Vignale, questo luogo e non un altro (hic) e evidenziare l’urgenza di agire (nunc) e stabilire un rapporto di stima e fiducia con il territorio.
L’autenticità si ritrova quindi nella scelta di coltivare solo vitigni autoctoni, che meglio di altri sono in grado di esprimere l’intrigante complessità, la ricchezza e la straordinaria varietà del Monferrato: Barbera, Grignolino, Freisa, Dolcetto, Cortese e Nebbiolo. Vinificare assume infine il preciso signi-ficato di un’azione atta non a correggere la natura, qui patrimonio UNESCO, ma a esaltarla nelle sue qualità e specificità.